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Libri Cristiani


... A proposito dello Spirito Santo


di Willard Cantelon






Capitolo 6: Il parlare in lingue






1. Il segno esteriore del battesimo nello Spirito Santo

2. Una dimora totale dello Spirito Santo



1. Il segno esteriore del battesimo nello Spirito Santo

Se la Bibbia parla e insiste sul parlare in lingue, ciò è dovuto ad un motivo particolare.

Ad ognuno di noi Dio domanderà conto sulla maniera in cui abbiamo vissuto la nostra esistenza in conformità alla Sua Parola.

Quando furono battezzati nello Spirito Santo, i discepoli parlarono in altre lingue: «Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi» (Atti 2:4).

Quando poi chiamò Pietro a predicare nella casa di Cornelio, l’apostolo fece prova di una certa reticenza. Doveva infatti rivolgere la parola ad un auditorio pagano. Tuttavia, quell’auditorio fu salvato per mezzo del suo ministero e tutti furono battezzati nello Spirito Santo.
Leggiamo infatti: «Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che udivano la Parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche ai pagani» (Atti 10:44.45).

Ma come potevano sapere che la famiglia di Cornelio era stata battezzata nello Spirito Santo?

Ce lo spiega il versetto seguente: «Perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio» (Atti 10:46).

Quando i cristiani di Efeso ricevettero lo Spirito Santo «Cominciarono a parlare in lingue e a profetizzare» (Atti 19:6).

2. Una dimora totale dello Spirito Santo

L’invitato che si trova nell’atrio non entrerà nelle altre stanze della casa se le chiavi di esse saranno state da voi nascoste.
Soltanto quando le porte saranno state aperte ad una ad una, l’ospite avrà l’opportunità di visitare tutta la dimora.

L’apostolo dice: «Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio e che non appartenete a voi stessi?» (1ª Corinzi 6:19).

Se il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo è di estrema importanza che tutto il tempio Gli sia aperto.

C’è un appello che Paolo ci lancia in Romani 12:1: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente santo gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale» (Romani 12:1).

Essere battezzati nello Spirito Santo significa essere immersi in Lui, darsi completamente allo Spirito.

I due elementi che sempre abbandoniamo per ultimi sono, per l’uomo, "l’intelligenza" e "la lingua".

Ma quando un uomo parla in lingue, la lingua e l’intelligenza sono affidate totalmente allo Spirito.

Nella prima Lettera ai Corinzi Paolo dice infatti: «Poiché, se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane inattiva» (1ª Corinzi 14:14).

Giacomo scrive: «Ma la lingua nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale» (Giacomo 3:8)

Gesù e Giovanni hanno entrambi paragonato il battesimo nello Spirito Santo al battesimo d’acqua.

Potete bere un bicchier d’acqua per lenire la vostra sete o potete essere immerso nell’acqua.

Si tratta di due esperienze molto diverse l’una dall’altra che tuttavia gravitano intorno ad un medesimo elemento: l’acqua.

Si può nascere dallo Spirito e ricevere forze spirituali e

si può essere immersi nello Spirito:

questo è appunto il battesimo nello Spirito Santo.

Se nel caso del battesimo d’acqua, il battezzando si abbandona a colui che lo battezza in modo da essere totalmente immerso nell’acqua, al momento del battesimo nello Spirito Santo, colui che lo desidera si abbandona completamente a Cristo… finché lo Spirito prende pienamente possesso in lui.